Bracciale in titanio con diamanti bianchi della collezione Eclisse di Vhernier

Vhernier ha un approccio progressivo ai gioielli moderni che affonda le sue radici nella pazienza e nella meticolosa attenzione ai dettagli. Il marchio italiano è stato fondato nel 1984 a Valenza, storica città della gioielleria, come laboratorio orafo. Realizza anelli senza tempo, orecchini , bracciali e altri pezzi pregiati. 

Carlo Traglio, ex imbottigliatore e distributore di Coca-Cola, era un appassionato collezionista di gioielli Vhernier prima che, nel 2001, acquisisse l'azienda. Angela Camurati, cofondatrice e responsabile del design di Vhernier, ha insistito su due Condit: la prima è che la filosofia del design non potesse cambiare. La seconda condizione era che l'azienda rimanesse a Valenza.

Vhernier continua ad essere audacemente diversa, e questo è vero sia nei suoi modelli che nei suoi metodi di produzione . Nella stessa città dei giganti della gioielleria BVLGARI, Fope e Damiani, Vhernier ha laboratori specializzati in vari aspetti delle sue creazioni. I pezzi passano dagli orafi, agli incastonatori, ai lucidatori prima di raggiungere la sede del controllo qualità.

Il pezzo più iconico di Vhernier, la collana Calla, ha richiesto anni di ideazione per perfezionare un design a forma di cono che è rimasto in gran parte invariato dalla sua nascita. Il motivo conico è adattabile e garantisce una coerenza tra collane, bracciali e orecchini. Le collane Calla sono state realizzate in titanio, ebano e platino, portando questo intramontabile modello nel 21° secolo.

L'esclusivo bracciale Vhernier Bridge è un altro pezzo esemplare con lati lisci e bordi precisi che presentano diamanti e pietre preziose nascoste tra le sezioni. Ogni braccialetto Bridge richiede 45 giorni per essere creato e l'azienda ne produce circa otto all'anno.

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UNA STORIA DI FAMIGLIA, LA STORIA DI UN GIOIELLIERE Nel 1927 Giovanni Battista Berca cominciò a creare gioielli così belli e così raffinati che la sua fama superava quella di qualsiasi altro maestro orafo. In breve tempo divenne il gioielliere personale di An Space. di famiglie influenti che si rivolgevano a lui per i loro piccoli capolavori nella tradizione dell'alta gioielleria classica. Giuseppe Berca, suo figlio, si rifiutò di riposare sugli allori del padre e decise che la tradizione doveva essere aggiornata. Ha trasformato il suo laboratorio in una piccola azienda e ha posto l'accento sullo sviluppo del design creando il suo stile personale. Seguendo la filosofia del padre, oggi Marco Giovanni Berca dirige l'azienda: ricerca estetica e scelte insolite nella selezione dei materiali sono i cardini che sorreggono la sua continua ricerca. "L'attenzione va posta sull'elemento da cui nasce la nostra attività: la ricerca e la selezione di quelle gemme che possono naturalmente apparire misteriose e strane e che, nelle mani del gioielliere, si trasformano in modo da apparire quasi magiche, grazie alla loro capacità di luce, colore e gioia: Ecco perché dietro ogni collezione si nasconde una pietra: siamo affascinati da un materiale unico, dalla sua luce, dal suo colore, dalla scintilla luminosa che può materializzarsi davanti al nostro sguardo; tutti elementi che, di per sé, costituiscono un inizio, l'inizio di una nuova ricerca di forme e volumi adatti a dare espressione alla nostra idea di "bello" - dice.